L’acqua che beviamo quotidianamente è da sempre riconosciuta da chi si occupa di nutrizione come un vero e proprio alimento indispensabile e infatti si trova alla base della moderna piramide alimentare della Dieta mediterranea.
Spesso le informazioni non corrette spingono ad utilizzare il consumo di acqua in bottiglia a scapito dell’acqua di rete. Per nostra fortuna la città di Verona gode di un’ottima qualità d’acqua che proviene da una falda profonda e che risulta del tutto sovrapponibile alle acque che si acquistano.
Molti anni fa ho collaborato come tirocinante presso il depuratore delle acque dell’acquedotto di Verona e già allora ricordo la quotidiana rigorosa e scrupolosa metodica che imponeva ai tecnici di laboratorio e biologi l’analisi dell’acqua sia per quanto riguarda le caratteristiche fisico-chimiche che per quelle batteriologiche.
Anche oggi i prelievi vengono effettuati secondo piani programmati e inviati alle Aziende ULSS. I metodi analitici utilizzati sono conformi a quelli ufficiali che vengono dettati dalle autorità competenti come previsto dalla legge di riferimento (decreto legislativo n 31/01).
Particolare attenzione viene posta al monitoraggio di eventuali contaminazioni chimiche dovute a pesticidi ed a composti organoclorurati e al controllo per la verifica della presenza microrganismi che si possono sviluppare nelle reti.
I valori che indicano la buona qualità della nostra acqua di rete sono espressi in conformità con la normativa vigente, naturalmente sono visibili al pubblico, e comprendono i seguenti parametri: pH, residuo fisso 180°, durezza, conducibilità, calcio, magnesio, ammonio, cloruri, solfati, potassio, sodio, arsenico, bicarbonato, cloro residuo, fluoruri, nitrati, nitriti, manganese.
Ciascuno di noi se ha tempo e voglia può confrontarli con le altre acque che normalmente si acquistano e farsi una propria opinione a costo zero.
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