Il cioccolato è uno degli alimenti che solitamente viene sconsigliato nelle diete secondo l’opinione comune perché zuccherino e ricco di grassi.
Recentemente però il cioccolato, se assunto con moderazione, è spesso inserito anche nelle diete più drastiche e soprattutto rivolte alle signore per il suo contenuto di sostanze antiossidanti che a detta di molti ricercatori favorirebbe la longevità cellulare e una diminuzione delle patologie cardiocircolatorie.
Alcuni di questi studi hanno coinvolto migliaia di soggetti, uno dei più importanti è quello di Luc Dioussé e altri, uno scienziato americano in cui si dimostra su circa cinquemila soggetti che il consumo di cioccolato risulta essere inversamente correlato con la prevalenza di patologie cardiovascolari (Clin. Nutr. 2011 Apr.)
Le componenti attive del cioccolato sono i flavonoidi, o meglio un loro sottogruppo chiamati flavanoli, sostanze capaci di interagire anche a livello del sistema nervoso aumentandone il flusso ematico sia a livello periferico che centrale e riducendo l’azione di alcuni agenti infiammatori e ossidativi.
Il consumo moderato di cioccolato amaro contribuisce inoltre a migliorare il profilo lipidico ematico in particolare aumentando i valori del colesterolo HDL (quello “buono”) e diminuendo il colesterolo totale.
Naturalmente quantità e modalità di assunzione andranno concordate con un nutrizionista di fiducia in base alle proprie individualità.
Da ultimo ricordo che il cioccolato deve essere extra fondente >85% e di ottima qualità per massimizzarne l’effetto.
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